lunedì 5 novembre 2007

CENA OSTETRICHE...Un vero buon inizio...
















SCUSATE CARE MA DOVEVO FARLO...SONO TROPPO BELLE QUESTE FOTO!!!!!

Compito:NON è QUELLO CHE SEMBRA...

Premettendo che è stato molto difficile scegliere definitivamente un argomento(dato che la mia curiosità e la mia relativa ignoranza riguardo certi aspetti mi spingono sempre di più ad ampliare le mie conoscienze), alla fine però ho scelto di parlare di un "termine" credo a tutti noto ma forse, soprattutto ai giorni nostri,interpretato in modo errato.Il termine HACKER.Voglio fare un'ultima osservazione positiva riguardo a questo lavoretto...Alla fine mi è servito molto per aumentare le mie conoscienze nell'ambito dell'informatica cercare, ricercare, leggere, confrontare su questi argomenti...Cosa utilissima leggere gli altri post dei compiti degli altri compagni,di sicuro ho un po' appesantito il mio bagaglio culturale "informatico".. ;-)

Secondo la maggior parte delle persone la parola HACKER è sinonimo di pirateria informatica, furto di notizie a livello industriale e chi più ne ha più ne metta! Benché vi siano individui che utilizzano l'hacking come mezzo per portare a termine scopi illeciti, tutti questi stereotipi hanno creato il pregiudizio secondo cui l'hacker sarebbe un criminale.L'hacking consiste essenzialmente nell'abilità di individuare errori di programmazione, imprevisti o trascurati, e di trasformarli in strumenti per risolvere un problema. Molti affermano che la nascita dell'hacking risalga alla fine degli anni '50 nel Massachusett Institute of Technology (MIT), dove un gruppo di studenti appartenenti al Tech Model Railroad Club (Tmrc) utilizzò delle obsolete apparecchiature (per lo più telefoniche) per creare un complesso sistema che gestiva le diverse tratte ferroviarie del modello di trenino mediante una connessione telefonica all'opportuna sezione.Di seguito gli hackers del Tmrc si avvicinarono al mondo affascinante dei primi computer dedicandosi quindi alla programmazione su schede perforate, da far girare sull'intoccabile IBM 704 e subito dopo sull'innovativo Tx-0. Essi ritenevano che un programma con un numero minimo di schede perforate fosse migliore e permettesse di ottenere lo stesso risultato di un programma classico. Riuscire a ridurre il numero di schede perforate necessarie per un programma era una vera arte che veniva apprezzata ed ammirata dagli intenditori materia. Consideravano la programmazione alla stregua di una forma di espressione artistica, mentre il computer costituiva lo strumento di quest'arte. Questi valori, ispirati alla sete di conoscenza, sarebbero poi diventati parte integrante della cosiddetta "etica hacker": l'apprezzamento della logica come forma d'arte e la promozione del flusso libero delle informazioni, al di là dei tradizionali confini e delle restrizioni, al fine di comprendere meglio la realtà. Questi hacker si interessarono alla programmazione, ma evolvendosi cominciarono a spostare il loro campo d'azione dal software all'hardware per poi combinarli insieme, fino alla costruzione e diffusione dei primi personal computer. Il cambiamento più importante fu quello di strappare il monopolio dell'uso dei computer da parte delle grandi aziende e di diffondere dei mezzi accessibili, quali i personal computer, tra la gente comune. I cracker erano invece interessati a violare le leggi, mentre gli hacker erano un gruppo positivo con una propria etica.Oggi questo termine è caduto in disuso forse a causa della nascita, del termine (pirata informatico) che comprende sia gruppi di persone implicate in attività illegali con computer, sia gli hacker relativamente inesperti. I veri hacker sono coloro che mettono a punto metodi nuovi ed originali, ad ogni exploit corrisponde un patch che consente di difendersi. I veri hacker sono in grado di individuare per tempo lacune e punti deboli nel software e creare dei loro exploit da usare per penetrare senza ostacoli, con opportuni patch, anche in sistemi fortificati ritenuti sicuri. Questa competizione costruttiva genera maggiore sicurezza da un lato e tecniche di attacco più complesse dall'altro, il risultato di questa interazione è positivo perché produce individui più preparati e scaltri, una maggiore sicurezza, software più stabile e soprattutto originali tecniche di soluzione dei problemi.

Per fare un confronto tra i due termini HACKER E CRACKER consiglio di leggere il post di una mia compagnia appunto da lei fato sui cracker:
http://itremanicidiscopa.blogspot.com/

Il riassunto è stato fatto grazie alle rielaborazioni su letture di alcuni siti e enciclopedie/glossari,purtroppo il tutto "accorciato" dato il limite di parole, ma ci sono tante altre notizie molto interessanti da sapere!

www.pc-facile.com
www.ventiweb.eu
www.hackerforum.devil.it
www.wikipedia.it
enciclopedia encarta